Laboratori sugli adolescenti – Progetto LabTeen
LabTeen nasce da un’esigenza di ascolto e di confronto maturata nel Consiglio Diocesano di AC nell’ultimo triennio, a partire dalle domande che gli educatori di gruppi giovani e giovanissimi si pongono: come far sopravvivere i gruppi nel “dopo-cresima” nel loro sgretolarsi all’affacciarsi dell’adolescenza? Come garantire una continuità del percorso di un gruppo in quegli anni delicati? L’offerta educativa/formativa per la fascia giovanissimi (13-17 anni) è efficace? L’offerta educativa/formativa per la fascia giovanissimi esiste? Resiste? È consapevole?
Si è dunque strutturato un gruppo di lavoro costituito da membri AC dei diversi settori, animatori, educatori, formatori, assistenti, in affiancamento a persone impegnate nella formazione giovanile in diverse realtà diocesane, nell’ottica di “fare rete”, allargare le esperienze e attivare proposte alla portata di tutti. Dopo una prima fase di confronto, il lavoro della commissione si è concentrato sulla prima emergenza, cioè sul fornire qualche spunto, qualche strumento in più, a chi lamenta le maggiori difficoltà, perché in prima linea: gli educatori di questi gruppi.
Il risultato sono stati i primi due incontri formativi organizzati nel novembre 2019. Lo scopo del primo incontro era fornire spunti sul metodo e fissare obiettivi: i canali di comunicazione con i ragazzi, il linguaggio stesso che richiedono, i ritmi da proporre, gli spazi da occupare, il saper leggere i veri bisogni dei ragazzi e tradurli in contenuti da discutere insieme, sono elementi che chiamano l’educatore di oggi a trasformarsi e mettersi molto in gioco per riuscire ad essere davvero a servizio del gruppo. Il secondo incontro era incentrato sulla partecipazione attiva dei presenti, secondo un approccio pratico e stimolante. Qui sono entrati in gioco quattro diversi aspetti dell’educazione, emersi nell’incontro precedente, organizzati in quattro “laboratori di progettazione”: l’elaborazione di un percorso di gruppo, la cura delle relazioni coi ragazzi, l’accompagnamento nella fede, l’importanza di un cammino che cresce insieme ai ragazzi. Da questa prima edizione ne è scaturita una sintesi condivisa poi con i partecipanti.
La seconda edizione, vissuta nel novembre 2020 in modalità online, anch’essa caratterizzata da due incontri in modalità laboratoriale, dando seguito a quanto emerso l’anno precedente, ha voluto mettere più a fuoco un pilastro metodologico fondamentale: la relazione.
Nell’incertezza che caratterizza questo tempo di pandemia, la relazione è divenuta ancora più significativa, proprio in quanto essa è una delle poche cose ad essere rimasta quando, questa primavera, sono venute meno le altre. Ma stabilire un contatto efficace e duraturo con i ragazzi non è sempre facile. Spesso la distanza che ci separa da loro appare incolmabile, quasi come se gli educatori-astronauti fossero persi nel cosmo dell’adolescenza alla ricerca di un segno di vita e ragazzi-alieni con mille caratteristiche e modi di comunicare differenti. Nei due appuntamenti dell’edizione 2020 si sono raccolte le situazioni di partenza, passando in rassegna alcune strategie di contatto che permettessero di mettere in relazione i due poli analizzati. I contributi nati dal confronto laboratoriale sono stati poi raccolti in un elenco contenente i tentativi più o meno collaudati in questi mesi, e non solo, di stringere rapporti e coinvolgere i ragazzi: attività, esperienze in presenza e a distanza, risposte tecniche, nuove modalità, ma soprattutto l’entusiasmo di chi non si lascia abbattere e continua a cercare instancabilmente sempre un modo in più per comunicare, per raggiungerli.
L’esperienza di LabTeen sta diventando quel luogo di formazione e soprattutto di incontro, scambio e confronto (Lab) di educatori di diverse realtà parrocchiali, per affrontare, meno soli e più equipaggiati, la sfida educativa dell’adolescenza (Teen).
(Testimonianza raccolta nel gennaio 2021)